Dinamica

La dinamica è la rappresentazione dell’intensità su uno spartito, cioè tutti quei simboli che indicano quale forza utilizzare in un preciso momento del brano.
Il mio forte è uguale al tuo?
La dinamica è misurabile?
Micro e macro differenze da scoprire, anche grazie ad esempi sonori.

Con il termine dinamica ci riferiamo all’ambito dell’intensità.
L’intensità è la caratteristica del suono che ne distingue uno forte da uno debole ed è misurabile in modo preciso.

L’acustica – la scienza che studia la vibrazione – dice che questa caratteristica si misura grazie al decibel (dB); per mezzo di tale unità di misura è quindi possibile verificare e misurare oggettivamente – con strumenti opportuni – l’esatta forza di un suono o di un rumore.

Quando l’intensità viene inserita su uno spartito, ecco che abbiamo la dinamica.

Tutti quei simboli che il compositore inserisce in un brano – verbali o grafici – di volta in volta indicano quale forza imprimere ad un suono, ad una frase, ad una melodia, ecc. Ne costituiscono la dinamica e sono le indicazioni fondamentali per l’espressività.

Tuttavia la dinamica, rispetto all’intensità, non può essere misurata in modo preciso. Le informazioni su un pentagramma sono chiarissime. Conosciamo tutti la differenza tra un suono fortissimo (ff) ed uno piano (p), ma … quanto è “forte” il fortissimo per me? … O per te? E, se lo eseguo con un’arpa, otterrò la stessa potenza di un trombone?

Ora utilizziamo alcuni esempi sonori per capire come l’intensità nel discorso musicale – ovvero la dinamica – non abbia un valore oggettivo, ma relativo…

Link “Fanfare For The Common Man”:
Aaron Copland
Emerson, Lake & Palmer

SLIDER – 114 – dinamica (1)
SLIDER – 114 – dinamica (3)
SLIDER – 114 – dinamica (2)
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