Béla Bartók: “Ho iniziato a scrivere musica per pianoforte a 9 anni e ho fatto la mia prima apparizione pubblica come compositore a 10…”.
Un musicista che farà trasparire dalle sue composizioni tutto il suo amore e l’interesse per la musica popolare dell’Europa orientale.
Oggi parleremo di Béla Bartók, un musicista ungherese nato nel 1881 a Nagyszentmiklós (che in passato faceva parte dell’Ungheria, ma ora si chiama Sânnicolau Mare ed è in Romania) e morto a New York nel 1945.
Bartók era pianista, compositore ed etnomusicologo e il suo notevole interesse per la musica popolare ha avuto un’influenza fondamentale sulla sua produzione.
La sua infanzia fu tormentata da diverse malattie e dalla morte del padre, avvenuta quando aveva solo 7 anni, che lo costrinse a viaggiare di città in città con la sorella e la madre. Alla fine si stabilì a Pozsony (oggi Bratislava, capitale della Slovacchia), dove ricevette un’accurata formazione musicale. Successivamente, si trasferì a Budapest dove diventò professore di pianoforte presso l’Accademia di Musica.
Col tempo, divenne una delle principali autorità nel folklore dell’Europa orientale. Dedicò molte energie allo studio “sul campo” della musica contadina, visitando personalmente aree remote. Collaborò spesso con il collega compositore ed etnomusicologo Zoltán Kodály alla ricerca di antiche culture musicali. Le sue vaste collezioni includono più di 10.000 melodie di varie etnie, tra cui ungheresi, rumene, slovacche, serbe e bulgare.
La presenza di queste culture all’interno della sua musica è ben evidente e lui stesso affermò: “non rifiuto alcuna influenza, sia essa slovacca, rumena, araba o di altra provenienza. La fonte deve essere solo pulita, fresca e sana”…
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