Bel canto

Con “bel canto” spesso si intende tutto il canto lirico. Invece con questa definizione si indica un periodo preciso della storia del melodramma.
Quale? Che cos’è realmente? Quando nasce? Quando muore? Come posso riconoscerlo?
Tanti esempi sonori ci aiuteranno a rispondere.

Bel canto. A differenza di quello che si sente dire spesso, e cioè: “canto lirico in generale uguale a bel canto”, con “bel canto” si indica un periodo del canto lirico, o operistico che dir si voglia.

L’intervallo di tempo a cui ci riferiamo – anno più, anno meno – è quello che va dalla seconda metà del settecento alla prima metà dell’ottocento. In questo periodo la tecnica vocale, intesa come educazione dell’emissione della voce, è portata al massimo, al suo culmine. Queste tecniche, questo stile, questi elementi che il cantante deve saper eseguire hanno avuto origini più antiche.

Procediamo in modo graduale. Quando nasce il canto lirico? Quando nasce il melodramma.
Siamo nel 1600, nei primissimi anni del secolo e, come saprete, il melodramma nasce grazie alla “camerata Bardi” – un gruppo formato da intellettuali e musicisti – che intendeva creare una nuova forma musicale con lo scopo di far emergere la parola, il testo.

Per sintetizzare: questa loro necessità nasceva perché stanchi della polifonia (sovrapposizione di più melodie, dove il testo spesso non risultava comprensibile appieno). Ecco quindi il melodramma.

Il canto – nelle sue fasi iniziali – risulta molto naturale e vicino al parlato proprio perché lo scopo principale è quello di far emergere la parola e comprendere il testo: siamo nel periodo in cui il canto viene chiamato “recitar cantando“.

Successivamente, nel periodo barocco – tra seicento e settecento – inizia una ricerca sempre più attenta, sofisticata e accurata per sviluppare lo strumento “voce”. Si ricercano estensioni sempre più ampie, si studia e ci si esercita per ottenere effetti sempre più sorprendenti.
Maestri indiscussi di tutto ciò saranno i castrati

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