Monodia e polifonia

La musica vocale è protagonista di questo video.
Dal medioevo ad oggi, attraverso i nostri consueti esempi sonori, analizzeremo due pilastri della struttura compositiva: monodia e polifonia.

Monodia e polifonia sono due pilastri della struttura compositiva musicale della nostra storia, ma anche del nostro presente. In questo video li affrontiamo tenendoli sotto controllo entrambi (qui trovi il TEST su monodia o polifonia).

Partiamo dal significato letterale di questi due termini. Monodia è composto da mono=una e da dia=radice di melodia: ovvero l’esecuzione contemporanea di un’unica melodia, che è una sequenza di note una dopo l’altra. Passiamo a polifonia: poli=più e fonia=voci. Per “voci” non intendiamo solo più persone che cantano, ma vuol proprio dire più linee melodiche sovrapposte nello stesso brano: una sequenza contemporanea di più melodie.

Passiamo ora ad un aspetto di carattere storico: chi è nato prima? La risposta è: la monodia, il canto monodico. Il canto monodico è quello, tutto sommato, più semplice sia da eseguire che da comporre. Il riferimento per eccellenza è il “canto gregoriano“. Il canto gregoriano è un canto sacro e, il più delle volte, corale; viene eseguito non dai fedeli ma da un gruppo di cantori che esegue contemporaneamente la stessa melodia.

Ora ascoltiamo un breve frammento musicale: immediatamente ci caleremo in quella che è l’atmosfera medioevale del canto gregoriano (ascolto nel video). Questo è un esempio che datiamo immediatamente e che fa emergere l’effetto mistico di tale forma di canto. Tuttavia, ciò che a noi interessa sottolineare, è l’esecuzione di una nota dopo l’altra da parte di tutti gli esecutori: questo è proprio il canto monodico, ed è la prima forma di canto utilizzata sia nella musica sacra che in quella profana.

Successivamente si è sentita la necessità di qualche cosa di più “ricco”. Ecco che nasce, intorno all’anno mille, la polifonia

SLIDER – 014-R80-monodia-e-polifonia-foto-2
SLIDER – 014-R80-monodia-e-polifonia-foto-1
SLIDER-014-monodia-e-polifonia-foto-3
previous arrow
next arrow

6 commenti su “Monodia e polifonia”

    • Quando parliamo di strumenti ci riferiamo alla possibilità, o meno, di eseguire più suoni contemporaneamente. Più suoni contemporanei permettono l’eventuale esecuzione di più melodie sovrapposte – polifonia – (strumenti: organo, pianoforte, arpa, ecc). Strumenti che eseguono sostanzialmente un suono alla volta sono ad esempio il flauto, il clarinetto, l’oboe ecc.

      Rispondi

Lascia un commento

Contenuto protetto!