Per spiegare la “durata” e la “durata delle note” utilizzeremo esempi visivi e sonori.
Grazie ad una famosa canzone degli anni ’70 ascolteremo il variare delle durate in relazione al variare della velocità.
Chiaro? Nooo? Guardate il video … dura poco!
Siamo giunti alla durata, un’altra caratteristica del suono e – certamente – quella più veloce da spiegare se ci limitiamo all’acustica.
“La durata è il protrarsi della vibrazione nel tempo e dipende dalla elasticità del corpo messo in movimento. Più il materiale è elastico e più lungo sarà il protrarsi della vibrazione nel tempo; ovviamente, a minore elasticità, corrisponderà una lunghezza ridotta”.
Con questo avremmo esaurito la spiegazione di questa caratteristica del suono in relazione all’acustica, ma… dal punto di vista musicale ecco che dobbiamo prendere in esame la durata “indotta”. Indotta da cosa? Dalla scrittura musicale, dalla notazione.
Quando guardiamo uno spartito vediamo note posizionate su righe e spazi diversi, e queste note possono essere diverse anche dal punto di vista grafico. Possono essere vuote, piene, con gambette, con ricciolini ecc. ecc.: a queste variazioni grafiche corrisponde una lunghezza diversa della nota.
Ora aiutiamoci guardando uno schema () che renderà il tutto certamente più chiaro. Per oggi trattiamo solo la durata delle note; le pause verranno trattate in un altro video. Se osserviamo l’elenco possiamo notare che le note più lunghe sono quelle con grafia più semplice.
Possiamo tenere a mente questa indicazione per aiutarci nella lettura: più aggiungo elementi alla nota (colore, gambetta, ricciolino ecc) e più la sua durata diminuisce. (Es. nota da 2/4: vuota e con gambetta liscia; nota da 1/4: piena (colorata) e con gambetta liscia; nota da 1/8: piena – con gambetta e ricciolino, e via di seguito.)
Altra informazione che può servire – che forse aveva già destato la vostra curiosità – riguarda le unioni tra le note. Le note scritte singolarmente hanno dei ricciolini ma, se affianco più note della stessa durata (non solo), ecco che le vedo unite da linee orizzontali.
Ora (nel video) vediamo degli esempi per rendere tutto ciò più chiaro e comprenderne il motivo…
Grazie siete stai chiarissimi
Grazie, grazie, grazie.