Una grande artista: Cathy Berberian.
Saprà rendere interessanti e curiosi generi musicali non così consueti.
Potrete rimanere stupiti, ma … con il sorriso sulle labbra!
Oggi parliamo di Cathy Berberian. Avremo l’opportunità di conoscerla e, grazie a lei, anche la possibilità di affrontare generi musicali non così consueti.
Iniziamo parlando dell’artista Cathy Berberian. Voce notevole, così come la tecnica vocale, e artista libera, sempre impegnata affinché cadessero i pregiudizi dell’élite della musica classica nei confronti della musica popolare. Vive e opera nel ‘900 (nasce nel 1925 e muore nel 1983) e spazia nell’ambito di vari generi musicali.
A questo punto è giunto il momento di vederla – e sentirla – nell’esecuzione di un pezzo molto curioso e gustoso. Guardiamola e ascoltiamola insieme (nel video)! Il brano che ha eseguito è una parte della “sequenza III per voce femminile” di Luciano Berio: questo pezzo – Luciano Berio – lo ha composto per Cathy Berberian, per lei, per la sua voce.
Da questa esecuzione abbiamo sicuramente colto la grande capacità espressiva di questa artista, sia in momenti di vocalità quotidiana, come sbuffi – risate – schiocchi di lingua ecc, sia nei momenti di canto vero e proprio. Luciano Berio, nella sequenza che avete sentito, voleva proprio questo: mescolare momenti di puro canto con aspetti della vocalità quotidiana, anche quelli più triviali.
Questo brano ci permette di affrontare anche un altro argomento, ovvero: “come scrivo ciò che ho sentito? Come lo riproduco su uno spartito?” Vediamolo insieme. Prenderemo alcuni frammenti sonori dell’esecuzione precedente e li abbineremo all’esatto momento dello spartito. La notazione che vediamo non è ovviamente quella tradizionale ma …