La definizione di accordo recita: “esecuzione simultanea di due o più suoni”. Tutto qui? Certo che no!
Se ne dubitate guardate questo video, troveremo un … accordo.
Iniziamo con la definizione: esecuzione simultanea di due o più suoni. Quindi questo accordo DO maggiore è un accordo e questo cluster è … un “accordo”.
Entrambi gli esempi hanno più suoni eseguiti simultaneamente, ma tra il primo ed il secondo c’è una bella differenza! Il primo è la triade di DO maggiore, il secondo è un cluster. In questo video ci concentreremo su regole, relazioni e funzioni che determinano gli accordi della musica tonale e il primo esempio, la triade, sarà il nostro punto di partenza: tre note costruite sulla tonica della scala di DO maggiore.
Mi preme fare una parentesi in relazione a due termini che uso praticamente come sinonimi: scala e tonalità. Il primo è il termine più compreso ed immediato, mentre tonalità è il termine che porta con sé le regole proprie degli accordi e dei gradi della scala.
Ora torniamo all’accordo di base con cui abbiamo iniziato. Se pensiamo ad una forma musicale che si abbini immediatamente a questo tipo di accordo, quale emerge immediatamente? La canzone.
Tutti noi possiamo immaginare una spiaggia, una chitarra, qualche accordo ed ecco che cantare una canzone insieme diventa una cosa spontanea. Quei pochi accordi – per ognuno di noi – diventano i pilastri, le fondamenta su cui poter sviluppare la melodia, dandoci un punto di appoggio.
Questo è ciò che accade in modo istintivo; tuttavia dietro alla costruzione degli accordi troviamo regole e ovvie relazioni, sempre riferendoci alla musica tonale: ovvero l’organizzazione di quasi tutta la musica occidentale …
io ho capito
Ottimo.