Il divertimento è il filo conduttore di questo video.
Dalla forma musicale – Ein Musikalischer Spaß – al “divertimento nel divertimento”.
Spunti ironici e dissacranti ci permetteranno di affiancare una canzone di “Elio e le storie tese” ad una composizione di un monumento della musica classica: W.A. Mozart.
Il divertimento è una forma strumentale divisa in più movimenti, coltivata soprattutto in Germania nel ‘700.
Possiamo ritrovare in altre forme “il divertimento” – come nella fuga, nella sonata ecc – ma in tali casi assume ruolo e significato di volta in volta diverso.
In questo incontro parleremo principalmente di “Ein Musikalischer Spaß, divertimento in FA maggiore K522″ di W.A. Mozart (per lo spartito clicca qui) e ci permetteremo di fare anche un accostamento che può sembrare un po’ ardito.
Ein Musikalscher Spaß è una composizione molto particolare, spesso definita una parodia. In questo brano Mozart prende di mira i compositori ottusi, senza idee. Affina la sua cattiveria professionale, in maniera fantastica, per colpire la mediocrità di alcuni suoi colleghi, ed anche qualche allievo con poche speranze. Renderà questo pezzo una caricatura della composizioni “mal scritte” riempiendola di banalità, melodie e temi interrotti, passaggi improbabili, ecc. ecc.
E’ opportuno sottolineare che – pur sembrando un po’ snob – più si è del mestiere, più si conosce la musica e più si apprezza e ci si diverte quasi ad ogni battuta: infatti alcune scelte ironiche non sono così lampanti e chiare da essere universalmente comprese.
Un’altra cosa da evidenziare è che non sempre – al giorno d’oggi – riusciamo a cogliere alcuni aspetti che all’epoca risultavano ironici. Le orecchie attuali si sono ormai abituate a libertà compositive e sonorità di vario tipo che un ascoltatore del settecento non poteva neanche immaginare.
Facciamo immediatamente un esempio in merito a quest’ultimo aspetto: il tema iniziale del primo movimento – “Allegro” – è in sette battute. Questa informazione non ci sconvolge più di tanto ma, nelle regole consolidate della composizione classica, la suddivisione delle frasi era sempre in multipli di quattro! Se presentare – nel settecento – un tema in sette battute era una cosa assolutamente anormale, oggi può passare inosservata.
Ora ascoltiamo questo tema…