Disco music

Disco music: ovvero anni ’70.
Quanto hanno influito le figure del disc jockey e dell’arrangiatore per il successo di questo genere musicale? Quali caratteristiche sonore metteremo in evidenza?
Non vi resta che scoprirlo guardando il video.

Disco music. Oggi parliamo di un genere musicale. Il periodo di riferimento sono gli anni settanta all’interno del quale questo genere si afferma, raggiunge il suo l’apice ma anche il suo declino: tutto in dieci anni, poco più o poco meno. Metteremo in evidenza alcune caratteristiche particolari della disco music, sempre per aiutare ed educare il nostro orecchio.

La disco music è un genere musicale finalizzato a uno scopo ben preciso: far ballare e si chiama così proprio perché utilizzata nelle discoteche, luoghi di divertimento che si affermano proprio in questo decennio.

Nasce negli Stati Uniti e affonda le sue radici in due generi afro-americani: il funky e la musica soul. Per non dilungarmi troppo, e aprire troppe diramazioni, vi darò due nomi di riferimento che vi aiuteranno sicuramente a collocare i due generi: James Brown “re” del funky e Aretha Franklyn “regina” del soul.

La disco music diventerà un prodotto molto commerciale e molto ben confezionato per il suo scopo. Per il successo di questo genere saranno fondamentali anche delle “figure” che si affermeranno in questo periodo.

La prima è sicuramente il disc jockey, che diventerà talvolta fondamentale per il successo di una canzone. Grazie alla sua sensibilità nel percepire la tipologia di pubblico in pista, e alla sua capacità di manipolare in tempo reale le traccie dei pezzi attraverso mixaggi, riverberi e altri effetti che poteva permettergli la consolle a sua disposizione, era davvero in grado di determinare il successo di una canzone.

Prima di parlare dell’altra figura importante per la disco music soffermiamoci su alcune caratteristiche musicali evidenti e riconoscibili. Iniziamo ovviamente dall’aspetto ritmico che è primario, regolare e costante. Deve istillare immediatamente la voglia di muoversi in modo istintivo e, proprio queste caratteristiche ritmiche, permettevano la sovrapposizione nei mixaggi e nelle loro manipolazioni da parte dei dj.

Un’altra caratteristica che voglio mettere in evidenza è una scelta timbrica piuttosto ricorrente. Uso “scelta timbrica” e non “scelta strumentale” volutamente: capirete il perché fra poco … 

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